In Italia in aumento le importazioni di frutta e verdura superano le esportazioni

E’ un momento difficile per l’agricoltura molisana, alle prese con i cambiamenti climatici ma anche con l’abbandono del settore da parte dei giovani: sono sempre meno i ragazzi che scelgono di portare avanti le attività di famiglia, tra quelle che rientrano nell’ambito dell’agricoltura e della zootecnia.
Una situazione che si colloca in un quadro nazionale che vede non solo la necessità di rilancio del settore, ma anche un mercato dove le importazioni di frutta e verdura dall’estero sono aumentate rispetto alle esportazioni, quando invece l’Italia sarebbe generalmente tra i principali produttori ed esportatori di ortaggi in Europa. Una situazione, questa, che non si verificava da trent’anni: secondo quanto riporta l’Osservatorio Coldiretti, lo scorso anno le esportazioni hanno raggiunto un valore di oltre 6 miliardi di euro (pari al 9%), ma le importazioni sono salite a quasi 6 miliardi e mezzo (ovvero del 12%).
Tra le motivazioni, al primo posto proprio il cambiamento climatico: la presenza di eventi estremi che vedono l’alternarsi di alluvioni e siccità, in questi anni sta determinando una serie di difficoltà produttive da parte delle aziende italiane. Situazione a cui si aggiungono gli elevati costi di produzione, in particolare dell’energia. A ciò si aggiunge infine la concorrenza di paesi che utilizzano pesticidi vietati in Europa e manodopera a basso costo, e che quindi possono rivendere i prodotti finali a prezzo minore.
Tra le proposte avanzate dalle organizzazioni di agricoltori per invertire la tendenza e favorire il consumo dei prodotti ortofrutticoli italiani, quella di incrementare le iniziative di educazione alimentare sul territorio, affinché i consumatori siano consapevoli dei propri acquisti, ma anche quella di favorire l’impiego delle nuove tecnologie nei processi agricoli.