Migliaia di cittadini chiedono la riapertura del Pronto soccorso a Larino

Oltre cinquemila cittadini molisani hanno posto la loro firma in calce ad un documento nel quale si chiede l’urgente riapertura del Pronto Soccorso presso la Struttura Ospedaliera “Vietri” di Larino, oggi declassato a Casa della Salute.

La raccolta delle firme, oggi consegnate al Prefetto di Campobasso, Maria Guia Federico, era stata lanciata solo alcuni mesi fa dal Comitato Basso Molise per il Bene Comune, i cui attivisti sentono la necessità di ripristinare al più presto quei diritti costituzionali alla tutela della salute per tutte le persone, diritti spazzati via dalle decisioni  dei Governi nazionali e dai piani regionali, che si sono ritrovati, per scelte sbagliatissime della classe dirigente molisana, in una situazione fortemente debitoria e con le strutture ridimensionate e/o dismesse e/o mortificate.

Tutto in un sistema sanitario che ormai non garantisce gli interventi a salvaguardia della salute dei molisani, che, abitando spesso lontani dalle poche adeguate strutture sanitarie e vivendo in un sistema di mobilità difficile e complesso, non riescono a trovare l’immediatezza di una cura in caso di problemi gravi, come alcuni episodi ne confermano la gravità.

Intanto, ricordando che le leggi sanciscono la tutela della salute per tutti, interviene anche la magistratura, che con alcune sentenze sottolinea come non sia possibile privare di un pronto intervento quelle strutture sanitarie che sono poste a distanze inferiori ai 30 chilometri da un cratere sismico.

E’ evidente a questo punto la realtà distorta nel territorio regionale, con il territorio di Larino che dista meno di 30 chilometri sia dal cratere sismico di San Giuliano di Puglia, Colletorto e Santa Croce di Magliano, sia quello di Montecilfone, Palata e Guglionesi.

 

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