L’Emodinamica di Isernia sarà accorpata al Cardarelli. È questa la notizia che tiene banco nelle ultime ore e che, più che mai, preoccupa. L’apertura, infatti, per sole 12 ore al giorno equivale a mettere seriamente a rischio la vita dei cittadini non soltanto di Isernia ma di tutta la provincia. Scelta che ha mosso, in maniera notevole, le coscienze degli inquilini di Palazzo D’Aimmo.
Dura la reazione del consigliere del movimento cinque stelle Andrea Greco che ha manifestato tutto il suo dissenso al riguardo.
“Si scrive accorpamento, ma si legge chiusura – ha dichiarato il consigliere pentastellato – benché qualcuno voglia far credere il contrario. Questa è la verità: la scelta di sacrificare il reparto di Emodinamica del ‘Veneziale’ non è altro che il preludio al suo definitivo smantellamento”.
“Non ci vuole un genio per capire che la scelta è tutta politica – ha aggiunto Greco – dopotutto siamo alla vigilia delle amministrative. E verrebbe da chiedersi: sarebbe successo lo stesso se si votava anche a Isernia?”.
Ad intervenire anche l’esponente del partito democratico Alessandra Salvatore: “Stabilire che i pazienti da trattare in laboratorio di emodinamica vengano portati dalla provincia di Isernia al Cardarelli di Campobasso, anche durante i giorni feriali, significa togliere un servizio “salvavita” ad Isernia”.
“Ignorato il nostro grido di allarme – ha concluso la consigliera – ignorata la volontà del Consiglio regionale. Ignorati il diritto dei cittadini molisani alla tutela della loro salute”.
Non è tardata ad arrivare la replica al Piano Operativo da parte di Michele Iorio il quale ha reso nota la propria contrarietà alla decisione.
“La struttura commissariale dovrebbe – le parole di Iorio – avere il coraggio di ammettere che si chiude l’emodinamica di Isernia perché è più facile obbedire ai diktat dei burocrati romani che trovare soluzioni per un’intera popolazione. Motivo per cui annuncio sin da oggi la mia personale partecipazione alla mobilitazione di piazza rispondendo all’appello del sindaco di Isernia”.