64 paesi molisani usufruiranno del fondo di sostegno ai comuni marginali

Assegnato il Fondo di Sostegno ai comuni marginali.

Si tratta di un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che ripartisce finanziamenti per gli anni che vanno dal 2021 al 2023 ai Comuni particolarmente colpiti dal fenomeno dello spopolamento e per i quali si riscontrano rilevanti carenze di attrattività per la ridotta offerta di servizi materiali e immateriali alle persone e alle attività economiche.

L’istituzione del fondo è stata quindi disposta al fine di favorire la coesione sociale e lo sviluppo economico.

Dei 180 milioni di euro assegnati, il 95% andrà al Sud Italia per un totale di oltre 171 milioni; 52 comuni dell’Italia centrale riceveranno un totale di 5 milioni e mezzo di euro e 34 paesi del Nord, infine, circa 3 milioni di euro.

Nel Molise sono stati ammessi a finanziamenti 64 comuni;

  • 47 nella provincia di Campobasso – dove gli importi maggiori sono stati attribuiti a Castelmauro e Trivento, superano infatti i 200 mila euro
  • 16, invece, i paesi della provincia di Isernia – tra cui Scapoli che si è aggiudicato circa 115 mila euro, Cerro al Volturno e Macchiagodena 140 mila euro ciascuno.

Sono pochi i paesi dell’Alto Molise che potranno beneficiare del Fondo di sostegno ai comuni marginali; sono stati esclusi, infatti, Capracotta, Pescopennataro, Vastogirardi, Pietrabbondante, Agnone, Castelverrino, Castel del Giudice, Sant’Angelo del Pesco e Pescolanciano.

E proprio Candido Paglione, sindaco di Capracotta, in una nota ha dichiarato come il suo territorio continui a subire un crescente spopolamento senza venire considerato comune marginale, non necessitando così di interventi di sostegno alla popolazione residente.

Si è ripetuto lo stesso copione che avevamo letto in occasione del bando per la cosiddetta “rigenerazione urbana” – ha affermato – per questo credo che occorra rivedere con urgenza i parametri che vengono utilizzati, prima che possano diventare strumento di selezione per altri bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e adottare criteri che aiutino davvero a superare le criticità, senza scatenare inutili e dannose guerre tra poveri.

Tornando ai comuni aggiudicatari, le risorse potranno essere utilizzate per tre categorie di interventi nei territori soggetti a spopolamento:

  •        adeguamento di immobili comunali da concedere in comodato d’uso gratuito per l’apertura di attività commerciali, artigianali o professionali;
  •        concessione di contributi per l’avvio delle attività citate;
  •       concessione di contributi a favore di chi trasferisce la propria residenza e dimora abituale nei comuni delle aree interne.