Una norma contro il Molise quella che stabilisce l’incompatibilità tra la carica di presidente della Regione e quella di commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro dal disavanzo nel settore sanitario.
A ribadirlo con forza il governatore Donato Toma che guarda, ancora una volta, a delle decisioni nazionali che privano della facoltà di tutelare il diritto alla salute dei molisani che hanno votato democraticamente scegliendo il presidente della Regione
Salvo che la medesima norma non venga stralciata dal Capo dello Stato, dunque, sarà ufficializzato il nome di un nuovo Commissario che non sarà appunto Toma.
“Non alzeremo barricate – ha commentato il governatore – ma saremo controllori inflessibili. Sulla salute non si scherza, ne si può pensare di bypassare la volontà dei territori con decreti legge che ignorano il voto dei molisani e le chiare prese di posizione del Consiglio di palazzo D’Aimmo e della Conferenza delle Regioni”
Proprio questi ultimi due organi hanno sempre sostenuto la nomina di Toma a Commissario e con loro numerosi esponenti della politica molisana, mentre il territorio, da mesi, è senza una guida.
“Una brutta pagina per l’autonomia delle regioni e per la democrazia del Paese”: ha concluso il presidente della Regione