Green Pass. Scatta da oggi l’obbligo per i lavoratori

Il fatidico giorno per i lavoratori è arrivato. Da oggi nessuno potrà entrare negli uffici pubblici e privati senza essere munito di green pass, il passaporto vaccinale che attesta l’effettuazione dell’avvenuta vaccinazione.

Al via, quindi, per accertarsi del rispetto delle regole e linee guida stabilite nell’ultimo decreto legge siglato dal premier Mario Draghi.

Ma come funzionano i controlli, cosa rischia il lavoratore sprovvisto di certificato verde e quali sono le sanzioni per le aziende che non effettueranno le verifiche previste per legge?

Come si evince sulle linee guida in rilievo sul sito del governo, il lavoratore pubblico o privato senza passaporto vaccinale è considerato assente ingiustificato, senza diritto allo stipendio, fino alla presentazione del Green pass; nel caso di aziende con meno di 15 dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta. Nel caso in cui il lavoratore acceda a lavoro senza pass, “il datore dovrà effettuare una segnalazione alla Prefettura ai fini dell’applicazione della sanzione amministrativa. Infatti il dipendente rischia una sanzione amministrativa che va da 600 a 1.500 euro.

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