La vicenda della passata di pomodoro con un’alta percentuale di pesticidi

C’è un lato oscuro in molti prodotti alimentari, che vengono immessi sul mercato senza aver rispettato le più elementari norme di sicurezza, nonostante in Italia ci siano leggi accurate e di grande garanzia per i consumatori.

La vicenda nasce dalle indagini dei Carabinieri della Tutela Agroalimentare che controllano i prodotti e le aziende.

In una delle ultime indagini hanno svelato la circostanza che alcune aziende della trasformazione del prodotto agricolo hanno immesso nel mercato un semilavorato del pomodoro, parliamo della passata, contenente percentuali di pesticidi in numero elevato, sicuramente di molto sopra i limiti consentiti dalla legge.

Lo scorso anno furono sequestrate ben 821 tonnellate di questo prodotto, altamente contaminato, che era realizzato con pomodoro proveniente dall’Egitto.

Inizialmente non fu possibile conoscere il nome dell’azienda produttrice della passata, azienda, individuata dalle indagini condotte dal reparto speciale del militari dell’Arma, ma che oggi viene dalla stampa individuata in una realtà produttiva che ha sede e stabilimento in Nocera Inferiore e che dovrà, per questo, rispondere di vari reati.

Un prodotto che risultava davvero contaminato e dunque assai pericoloso per la salute dei consumatori.

La parziale fortuna è stata la circostanza che un ingente quantitativo di prodotto ha trovato il sequestro prima che arrivasse sugli scaffali dei negozi, risparmiando ai consumatori l’acquisto di una passata di pomodoro sicuramente pericolosa per la loro salute.

Comunque un certo quantitativo era già stato immesso sul mercato, in una confezione che richiamava interamente l’italianità della produzione, non citando l’origine egiziana della materia prima e confondendo totalmente il consumatore.

Un reato grave che sottolinea l’esigenza di controlli sempre più accurati da parte dello Stato ed una attenzione speciale dei consumatori.

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