Licenziamenti e problemi alla Casa di Ricovero di Bojano, preoccupato mons. Giancarlo Bregantini

La vicenda è assai delicata, perché implica la forte preoccupazione di ben 18 persone, che, con le loro famiglie, temono, dopo tanti anni di impegno e dedizione, di perdere il lavoro.

Si tratta di 18 dipendenti della Casa di Ricovero, situata nella località Terre Longhe di Bojano e dedicata ai Santissimi Cuori di Gesù e Maria, la struttura solidale, che è stata l’impegno di una vita intera di monsignor Antonio Nuzzi.

18 persone che in questi giorni hanno ricevuto per lettera la comunicazione del loro licenziamento, a causa della cessione del ramo di azienda alla società concessionaria Domus Alba di Venafro con sede operativa a Campobasso, presso l’Asilo Senile Argentovivo.

Una situazione che oltre a procurare sconcerto tra questi lavoratori, che si stanno chiedendo, tra le tante cose, se siano stati rispettati i dettami di legge che concernono le cessioni aziendali e le prerogative riguardanti il personale, ha anche preoccupato e non poco l’Arcivescovo di Campobasso Bojano Giancarlo Bregantini, che affida ad un comunicato il suo pensiero.

“Il Vescovo” – scrive – “venuto a conoscenza delle allarmanti notizie giunte dalla Casa di Ricovero di Bojano, esprime il suo grande sconcerto, per le formali iniziative messe in atto da parte del presidente, don Franco D’Onofrio”.

Afferma di non avere, né lui e neanche il Consiglio di Amministrazione, avuto conoscenza delle scelte assunte e di sentire l’obbligo di portare tranquillità all’interno della struttura di ricovero.

“Per questo” – sottolinea – “si premura di giungere subito ad un colloquio diretto con don Franco, tenendo conto anche delle sue difficili situazioni di salute”.

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