Un consorzio per tutelare i fondali marini dell’Adriatico

Pescatori, Guardia Costiera, Università del Molise, Istituto Zooprofilattico di Abruzzo e Molise e altre istituzioni assieme per la salvaguardia del mare Adriatico da un inquinamento che non accenna a calare e che devasta le coste della stessa Penisola italiana.

Dalla Legge Salva Mare ad un progetto operativo che vede numerosi protagonisti collaborare per ripulire i fondali dai rifiuti quotidiani che vengono sversati per mano dell’uomo, fabbriche e attività imprenditoriali.

La finalità dell’intesa è quella di presentare un protocollo in grado di valutare la fattibilità della raccolta dei rifiuti marini al largo della costa molisana e smaltimento nei porti. Il settore ittico rimane quello più minacciato dai rifiuti ma è anche quello che può ricoprire un ruolo da protagonista nella pulizia dei fondali. La Legge Salva Mare è stata approvata in Parlamento meno di un anno fa.

Grazie ad essa l’immondizia raccolta dai pescatori sarà equiparata ai rifiuti prodotti dalle navi e il costo dello smaltimento verrà incluso nella tassa comunale. Mensilmente, infine, un peschereccio raccoglie dai fondali marini italiani in media circa un quintale tra plastica, bottiglie di vetro, pneumatici e barattoli di vernice. Una situazione incresciosa alla quale si vuole dare un freno.