Ancora in aumento il prezzo del gasolio. Marinerie e commercio sul piede di guerra

Da settimane le marinerie sono in fermo e protestano per via dell’aumento di carburante, aumento che si è verificato anche nella settimana passata e quella quasi giunta al termine.

Il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self sale a 1,95 euro al litro. Il prezzo medio del diesel a 1,86. I dati mostrano un rialzo simile al mese di febbraio. Al momento, la necessità e fare chiarezza e cercare di fissare il prezzo standard.

E’ quello che hanno chiesto nella capitale le scorse ore le marinerie di tutta Italia, al fine di poter tornare in mare a lavorare. Un rincaro, quello del gasolio, che mette in allerta un po’ tutti i settori del commercio, non solo quello della pesca. Si rischia ora per il trasporto delle merci e non solo.

Il costo in aumento del carburante è un problema globale e coinvolge pienamente l’Italia, nonostante il taglio sull’accisa sia stato prorogato fino al prossimo 8 luglio. In Molise, nuove manifestazioni al porto di Termoli. La marineria termolese ha anche lanciato una petizione a sostegno del settore della pesca, ma anche relativo al settore agricolo e al trasporto, poiché il problema del caro gasolio interessa anche altre categorie. La petizione è già arrivata a 249 firme su 500.