Assistenza medica all’interno degli Istituti Penitenziari molisani, l’Asrem assegna incarichi

Il sovraffollamento carcerario riguarda uno dei più annosi e cronici problemi dello Stato italiano.

L’articolo 27 della Costituzione sancisce che “… Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato”.

Il lavoro negli istituti penitenziari ha una importanza fondamentale nel percorso detentivo perché l’acquisizione di competenze professionali facilitano il reinserimento sociale, l’introduzione nel mondo del lavoro e costituiscono il principale argine alla recidiva.

Ugualmente anche il diritto all’istruzione, tanto che l’80% dei detenuti che prende parte attivamente ad un corso di studi in carcere non commette reati una volta in libertà.

La salute, infine, è disciplinata all’art. 11 dell’ordinamento penitenziario. Anche se, il maggiore contributo lo hanno dato le varie convenzioni e dichiarazioni internazionali.

“Nessuno può essere sottoposto a tortura né a pene o trattamenti inumani e degradanti”. Questo si verifica ogniqualvolta le condizioni in cui si svolge la detenzione appaiono lesive della dignità umana, come nei casi di: sovraffollamento e di condizioni igienico-sanitarie inefficienti.

Intanto l’azienda sanitaria regionale ha approvato l’avviso pubblico finalizzato all’assegnazione degli incarichi a tempo indeterminato per garantire l’assistenza medica presso gli Istituti penitenziari di Campobasso, Isernia e Larino.