Assordante giornata di silenzio prima delle Elezioni Regionali in Molise

Le analisi del voto di questa competizione elettorale in Molise, che vede alcune centinaia di candidati vogliosi di sedere in Consiglio Regionale e tre persone che aspirano a diventare Presidente, saranno rimandate a lunedì sera, quando a caldo si commenteranno i primi risultati, e ai giorni successivi, quando si potrà avere un quadro consolidato su chi ha vinto le elezioni, su chi ha perso e sugli uomini che guideranno la Regione nei prossimi anni.

Oggi è giornata di silenzio, è il giorno in cui l’elettore dovrebbe riflettere e scegliere su chi far confluire il proprio voto, sulla sua scelta.

Un silenzio dunque pieno di pensieri, di riflessioni, di trame che si aprono in direzione della fiducia o sfiducia per la politica e per chi chiede di rappresentare il bene comune, impegnandosi in prima persona.

Un silenzio ingombrante, quindi, potremmo dire assordante, perché pieno zeppo di opinioni, di dialoghi, di slanci e ripensamenti.

Chissà.

Il primo pensiero va al gesto dell’astensione, che è il dato più forte che si è verificato, un po’ ovunque, nelle ultime competizioni elettrali, politiche, regionali o comunali che siano.

Il Partito di chi non va più a votare è decisamente quello più forte in Italia, il vincente senza dubbio alcuno, quello che raccoglie il più alto numero di scelte.

È evidente il senso critico che sorregge questo percorso, una lontananza che sembra voler indicare il non coinvolgimento, la sfiducia totale verso rappresentanti che non danno più l’idea di impegfnarsi per gli altri ma solo e soltanto per se stessi.

Poi il pensiero va a cme è stata la campagna elettorale.

Sono venuti quasi tutti i big della politica nazionale, i segretari dei Partiti, si è fatto molto per intercettare consensi, si sono perfino evitate le polemiche deleterie, comunicando, in effetti, più le proprie visioni che non attaccando gli altri.

Putroppo, però, abbiamo potuto ascoltare davvero tante ovvietà, elenchi sui problemi, sanità, lavoro, ambiente e tanto altro, in un insieme che è sembrato tutto uguale, dichiarazioni copia incolla, programmi simili, abbozzati perfino molto velocemente.

Ma il dato più misterioso è quello relativo ai proclami di risanamento che hanno fatto un po’ tutti, perfino coloro che i poblemi li hanno creati e cavalcati nel tempo, condividendo brutture e decisioni deleterie per il Molise ed i Molisani, e che oggi si pongono come i risolutori di quei malanni che hanno contribuito a diffondere.

Un altro problema da risolvere, difficilissimo, perché l’impressione di tanti elettori è quello di scegliere una cambiale in bianco, qualcuno che non sarà in grado di cambiare in meglio le sorti di un territorio, che oggi sembra assolutamente segnato e molto rassegnato.

Intanto ricordiamo che si potrà votare da domani, dalle 7 alle 23, e lunedì 26 dalle 7 alle 15. Lo spoglio delle schede avverrà subito dopo la chiusura delle urne.

Si può votare per il candidato alla carica di presidente della regione e/o solo per una lista, e in questo caso il voto va automaticamente anche al candidato presidente collegato.

Si può votare per un candidato consigliere regionale esprimendo la preferenza sulla scheda.

Il voto di preferenza per il candidato consigliere può diventare doppio, cioè votare due candidati, ma essi devono essere di genere diverso, maschile e femminile.

Non è previsto alcun ballottaggio, vince chi prende un solo voto in più.