Bracciante colpito alla testa muore all’ospedale di Termoli

Un bracciante di origini bulgare è arrivato senza vita all’ospedale San Timoteo di Termoli, trasportato da un’ambulanza. L’equipe medica lo ha soccorso agonizzante in una pozza di sangue nelle campagne di Santa Croce di Magliano, al confine tra le province di Campobasso e Foggia.

Il 37enne presentava una ferita alla testa ed aveva perso molto sangue, un quadro drammatico compatibile con una aggressione vera e propria. Il Sostituto Procuratore di Larino Marianna Meo ha disposto l’autopsia sulla salma dell’operaio per chiarire molti aspetti ancora oscuri sulla vicenda di cronaca nera.

Al momento nessuna pista viene esclusa, ma si ipotizza che il bracciante, regolarmente residente in Italia, sia stato coinvolto in una rissa dopo essere stato sorpreso probabilmente a rubare all’interno di una azienda agricola del paese e colpito violentemente a bastonate al capo da una o più persone.

Gli inquirenti indagano per omicidio preterintenzionale. La salma della vittima è stata condotta all’obitorio del nosocomio termolese.