Si trova da oltre una anno agli arresti domiciliari in una abitazione nel centro storico di Campobasso, ma continua a consumare e spacciare sostanze stupefacenti. Protagonista della vicenda un giovane del capoluogo, 24 anni, che a tutte le ore del giorno riceve tossicodipendenti e pusher per cedere quantitativi di droga.
Il fenomeno del consumo e traffico di stupefacenti in Molise ha raggiunto livelli molto alti, tra i primi in Italia in termini percentuali per l’acquisto di cocaina e marijuana. Una situazione molto spesso fuori dal controllo e gestione da parte delle famiglie, scuole e istituzioni pubbliche. Incapace di gestirsi spesso il tossicodipendente è costretto a compiere anche altri reati comuni per riuscire ad acquistare le dosi di droga di cui fa uso. Estorsioni, furti e violenze sono all’ordine del giorno e la criminalità organizzata proveniente dalle province limitrofe trova terreno fertile per la vendita, molto redditizia, di droghe in Molise.
Tra gli studenti la piaga non è ancora ben percepita ma i numeri di coloro i quali sono iscritti al Sert sono impressionanti, 1300. Ma questi numeri sono solo la punta di un iceberg che le forze dell’ordine difficilmente da sole potranno contrastare. Per fermare il dilagante fenomeno del consumo di oppiacei e marijuana tra i giovani occorre – ha chiesto oggi il Procuratore della Repubblica di Campobasso Nicola D’Angelo – il coinvolgimento di associazioni, istituzioni scolastiche e l’ordine dei giornalisti.