Enio Amorfino rimane recluso nel penitenziario di Larino

Il guardiano santacrocese Enio Amorfino da domenica 11 febbraio è recluso in una cella del carcere di Larino con l’accusa di omicidio volontario del bulgaro Rayko Todorov.

Gli indizi a suo carico sono talmente gravi, per la Procura frentana, da non potergli concedere misure meno pesanti della reclusione nel penitenziario di Monte Arcano.

Per l’accusa il 39enne avrebbe ripetutamente colpito con un bastone alla testa il giovane bulgaro, quest’ultimo probabilmente viaggiava nelle campagne tra Molise e Puglia, di notte, forse per aver perso la strada del ritorno a casa.