Falsi sms e telefonate, scattano chiamate alle Forze dell’Ordine e denunce

La Sezione Operativa Sicurezza Cibernetica di Isernia ha denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale pentro 4 persone, 3 uomini e una donna di Roma, Napoli e Torino, per associazione finalizzata al riciclaggio e truffa continuata.

Le indagini sono partite dalla querela di un giovane dopo un raggiro on-line. La vittima ha ricevuto un SMS sulla chat di Poste che invitava a cliccare su un link allegato per sbloccare la carta postepay. L’uomo è finito su un sito identico a quello di Poste e dopo aver inserito i propri dati è stato contattato telefonicamente da un presunto dipendente dell’azienda. Pochi passaggi, un codice letto ad alta voce e la vittima, convinta di sbloccare la propria carta, si è ritrovata ad aver autorizzato un bonifico di 2.000 euro ed un pagamento di 600 euro.

Seguendo il flusso delle somme illecitamente sottratte, gli operatori della SOSC hanno rintracciato i truffatori: in un solo mese, su uno degli iban intestato a un’anziana signora di Napoli, erano confluiti oltre 36.000 euro, immediatamente “smistati” a favore di altri conti, attraverso una sistematica attività di trasferimento di somme, allo scopo di impedire o ostacolare l’identificazione della provenienza illecita del denaro.

In corso ulteriori indagini per identificare altre persone coinvolte nell’attività di riciclaggio del denaro provento di truffe.

Non è andata meglio ad una studentessa, finita in una trappola simile. Dopo essersi accorta del raggiro, ha deciso di rivolgersi ai carabinieri della Stazione di Trivento, raccontando di aver ricevuto una telefonata con cui le si chiedeva di comunicare i suoi codici di sicurezza via sms per poter sbloccare la propria post pay.

Così, un uomo ed una donna residenti nell’hinterland partenopeo, con la collaborazione di un extracomunitario, si sono impossessati di 200 euro.

Ed ancora, una donna di Bojano è stata bloccata in CRIF. I militari hanno scoperto che un malvivente, avendo la disponibilità dei dati dei documenti della 40enne, le aveva attivato un contratto su piattaforma e-commerce di Amazon, un finanziamento di 1600 euro, mai onorato.

Infine, tre anziane sono state contattate telefonicamente per comunicare o l’avvenuto incidente stradale di un figlio o la consegna di un pacco in cambio di denaro. Le nonnine, però, hanno riattaccato chiedendo aiuto al 112, bloccando così ogni tentativo di truffa.