I 220 milioni di finanziamenti del CIS devono vedere coinvolte in Molise le imprese locali

Il Contratto Istituzionale di Sviluppo deve rappresentare la ripresa per l’economia locale, con palpabili ricadute sul territorio delle province di Campobasso e Isernia.
Per questa ragione il centro-destra in consiglio regionale ha presentato una mozione che allontani il rischio che le risorse del Contratto, pari a 220 milioni di euro, escano fuori dalla regione. I fondi in questione sono destinati alla realizzazione di 153 interventi complessivi in 91 comuni delle due province, sui quali ha apposto la sua firma, di recente, il premier Giuseppe Conte.
Il ruolo attualmente attribuito ad Invitalia potrebbe infatti escludere professionisti ed aziende locali. Un pericolo che il Molise non si può permettere a causa delle gravi difficoltà in cui versano tecnici ed imprese del comparto edile, settore fortemente colpito dalla recessione nazionale.
Obiettivo primario della mozione rivolta alla giunta regionale è quello di coinvolgere professionisti e ditte locali senza ricorrere a tecnici ed imprese di fuori regione. È necessario che gli investimenti programmati creino effettive ricadute economiche e lavorative sul territorio – il parere del gruppo di maggioranza dei Popolari a Palazzo D’Aimmo. Ciò potrà accadere solo se sarà affidata direttamente agli Enti beneficiari la fase progettuale e quella dei lavori, garantendo ad Invitalia un ruolo di controllo, monitoraggio e rendicontazione delle somme da impiegare.

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