I contrasti in atto nella sanità e le forti critiche del relativo Forum

Dal Forum per la Sanità Pubblica di Qualità riceviamo un comunicato, relativo alle prestazioni della radioterapia, che letteralmente proponiamo.

Quando, con le linee guida tracciate dalla struttura Commissariale – scrivono dal Forum – vengono applicati per la prima volta i tariffari previsti a livello nazionale e regionale per le prestazioni di radioterapia ai pazienti oncologici e viene esercitato un controllo da un Hub pubblico, si scatena un vespaio.

Mentre risultano pienamente comprensibili le ansie e lo sconcerto dei pazienti, che si vedono minacciati nel diritto alle cure salvavita, appaiono francamente incomprensibili le posizioni di quanti, dovendo essere a vario titolo addetti ai lavori, dimostrano come minimo di non avere conoscenza alcuna di quanto storicamente accaduto e documentato, che è anche alla base del debito sanitario regionale, divenuto strutturale dopo decenni di tagli e di fallimentare commissariamento.

Analogamente risulta tuttora incomprensibile come una prestazione salvavita in Regione Molise possa essere appannaggio di una sola struttura privata. Il monopolio, come è noto, consente ai fornitori di stabilire il prezzo.

La privatizzazione della sanità è fenomeno in atto in tutte le regioni, ormai da decenni, perseguita lentamente, ma inesorabilmente, da tutti i Governi.

Da questa dolorosa vicenda, di stampo mercantile, i Molisani dovrebbero ricavare la consapevolezza di alcune fondamentali verità:

Che la sanità realmente pubblica è l’unica che può garantire il diritto alle cure e che non può dire: se non vengo pagato alle mie condizioni, con i soldi pubblici, non accetto più pazienti.

Che il rispetto delle leggi e dei tariffari vigenti vengono imposti alla struttura Commissariale dal tavolo tecnico.

Che nulla di positivo ci si può aspettare da governi che hanno fatto degenerare la sanità regionale, commissariata ormai a vita, fino alla distruzione quasi totale.

Che poiché in base agli ordinamenti purtroppo vigenti la gestione della sanità è il maggiore compito del Consiglio regionale e del suo Presidente, a nulla serve all’interesse collettivo un Consiglio regionale escluso dalla gestione della sanità a causa del Commissariamento, che non mette la faccia neppure per  prese di posizione virtuali e non reali, come le recenti fughe hanno ampiamente dimostrato.