I familiari del bracciante Rayco Todorov pronti a costituirsi parte civile

La salma del bracciante bulgaro Rayko Todorov tra pochi giorni sarà rimpatriata nel suo Paese d’origine per i funerali, come da volontà dei parenti.

L’uomo è stato selvaggiamente aggredito ed ucciso a bastonate nelle campagne a Melanico di Santa Croce di Magliano nella notte tra mercoledi 7 e giovedi 8 della scorsa settimana, ritrovato dai soccorritori agonizzante in una pozza di sangue fuoriuscito dalla testa. Inutili i tentativi di strapparlo alla morte all’ospedale di Termoli.

Dopo domani i familiari del 37enne si costituiranno in Tribunale a Larino parte civile per il barbaro assassinio del loro congiunto. Nel frattempo l’uomo di 39 anni fermato dai Carabinieri e condotto in una cella del penitenziario di Monte Arcano, perché gravemente sospettato dell’omicidio del bracciante bulgaro, attende di conoscere l’udienza di convalida degli arresti dinanzi al giudice della Procura frentana.

Forse alla base dell’efferato omicidio un tentativo di furto di nafta in una azienda agricola di Santa Croce. Gli accertamenti sul luogo del delitto e sui possibili attrezzi utilizzati nella vile aggressione proseguono senza sosta da parte degli uomini dell’Arma in collaborazione con gli agenti del Commissariato di San Severo.