Il Consiglio Regionale approva unanime le mozioni di Iorio e Fanelli sulla sanità molisana

Le appartenenze politiche questa volta non hanno impedito di trovare una confluenza sui temi proposti ed una sintonia complessiva che ha portato un’approvazione unanime in Consiglio Regionale.

Stiamo parlando di alcune mozioni sull’argomento “Sanità”, che hanno trovato un pieno consenso tra maggioranze ed opposizioni.

Una mozione, infatti, proposta come primo firmatario da Michele Iorio e siglata anche da Romagnuolo, Micone e Cefaratti ha raccolto tutti consensi positivi, impegnando il Presidente della Regione, quello del Consiglio e la delegazione parlamentare a chiedere al Governo Draghi di adottare un Decreto, specifico per il Molise, in cui si preveda, attraverso l’approvazione di uno specifico Piano programmatico:

l’azzeramento del disavanzo e del debito che paralizza la sanità molisana impossibilitata a fornire servizi essenziali di assistenza alla cittadinanza;

l’immediata deroga per l’organizzazione della rete dell’emergenza con un DEA di II Livello all’ospedale Cardarelli di Campobasso e di I Livello a Isernia e Termoli;

l’immediata deroga per il reperimento e la contrattualizzazione di personale sanitario anche attraverso uno specifico supporto finanziario.

Identico trattamento per altre due mozioni, firmate da Micaela Fanelli, che con la prima, chiede al Presidente e Commissario Toma di approvare il Piano Triennale dei fabbisogni di personale Asrem 2021/2023, revocare o modificare i bandi di concorso per infermieri e OO. SS. al fine di ricomprendere tutti e non solo una parte di loro, rinnovare i contratti a tempo determinato in essere per almeno un anno, scongiurare il rischio di non poter assumere a tempo indeterminato i lavoratori a Partita Iva e quelli contrattualizzati a tempo determinato da marzo 2021, sapendo di dover svolgere una trattativa in deroga da Regione in piano rientro e con coperture finanziarie congrue.

Con la seconda, invece, si chiede a Toma di prendere posizione contro il nuovo decreto Balduzzi,  che non risolverebbe affatto i problemi del Molise, ma anzi li peggiorerebbe,  in particolare per Termoli e Isernia e per l’intera rete ospedaliera.

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