In marcia per spezzare la catena dello sfruttamento e caporalato: 2 cortei oggi nel foggiano

Da San Severo a Foggia in marcia questa mattina per dire Basta morti sui posti di lavoro. Lo slogan ha accompagnato centinaia di berretti rossi fino al capoluogo dauno contro lo sfruttamento della manodopera nelle campagne tra la Puglia e il Molise per la raccolta dei pomodori.

Sfruttamento di vite umane alla miserabile paga di un solo euro al quintale. La marcia è stata coordinata dall’Unione sindacale di base ed ha preceduto la seconda iniziativa fissata nel tardo pomeriggio sempre a Foggia, alla quale hanno aderito movimenti spontanei, sindacati e una rappresentanza di Potere al Popolo di CB per ricordare i 16 braccianti di colore deceduti di recente in due incidenti stradali: 4 sulla Provinciale 16 e 12 sulla Statale Adriatica nelle vicinanze di Lesina.

Eppure gli stranieri contribuiscono all’economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire il Made in Italy. Lungo lo Stivale trovano occupazione regolare 345 mila stranieri provenienti da 157 Paesi diversi che con le loro giornate nei campi rappresentano un quarto totale del lavoro necessario in agricoltura.

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