Irma Forte per la Corte di Cassazione rimane agli arresti domiciliari

Irma Forte, la donna che il 24 dicembre scorso ha ucciso il marito Carlo Giancola 72enne, a Santa Maria del Molise, resta ai domiciliari. Questo il verdetto della Cassazione dopo il ricorso degli avvocati difensori del foro di Campobasso, Demetrio Rivellino e Giuseppe De Rubertis.

Si attendono ora le motivazioni della sentenza.

Il Tribunale del Riesame, a seguito della ricostruzione della dinamica dell’omicidio del signor Giancola, diversa da quella confessata dinanzi al Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Isernia, Micaela Sapio, dalla moglie Irma Forte, a fine febbraio scorso aveva, infatti, deciso che la donna doveva essere reclusa in carcere in attesa del processo.

I legali avevano dichiarato immediatamente il ricorso in Cassazione, e per tale motivo la decisione del Tribunale del Riesame è stata sospesa e la donna è rimasta ai domiciliari in casa del fratello, situazione che ora sarà prolungata fino alla sentenza decisiva.

Un omicidio efferato per il foro; un omicidio, invece, avvenuto a seguito di una situazione di conflitto con il marito, che deriva da decenni, per gli avvocati dell’omicida.

Si attendono ancora i risultati dell’autopsia effettuata sul corpo dell’uomo che serviranno a chiarire l’ora e le cause della morte; nonché i rilievi dei Ris di Roma effettuati nell’appartamento di via XXV Settembre congiuntamente ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Isernia per capire come sia avvenuto il delitto.