Le preoccupazioni dell’associazione Vivi Larino sul futuro della sanità pubblica sono condivise dall’amministrazione guidata dal sindaco Pino Puchetti. Lunedì 24 a Palazzo Ducale il Consiglio comunale esprimerà le sue valutazioni sul documento stilato in sede regionale sul Programma Operativo del prossimo triennio. Il Piano, nella premessa di molti amministratori molisani, è stato approvato senza il coinvolgimento diretto dei sindaci.
Esistono però lacune sostanziali come quella che non viene mai menzionato in esso la camera iperbarica dell’ospedale Vietri di Larino, punto di riferimento anche per i pazienti di Puglia, Campania e Abruzzo, ferma ormai da più di un anno per l’assenza di un anestesista. Altro punto dolente sul POS il Centro operativo per la medicina territoriale previsto al San Timoteo di Termoli, nonostante il Vietri, in quanto Ospedale di Comunità, dovrebbe assumere il ruolo di rappresentare il territorio dell’intero Basso Molise.
Infine – si chiede l’amministrazione frentana – ci saremmo aspettati che all’interno della struttura larinese fosse prevista la riabilitazione ospedaliera per pazienti acuti, soluzione questa auspicabile per inserire al meglio il Vietri in termini di supporto all’ospedale di Termoli.
