L’informazione minacciata dal Movimento 5 Stelle

Intanto, come spesso succede, rischiamo di farne un paladino della buone azioni, invece mostra di essere lontano anni luce da un reale percorso di democrazia e di avere a mente solo ed esclusivamente gli interessi della sua parte politica.

Parliamo di Andrea Greco, che di professione concretamente fa l’eletto tra le fila del Consiglio regionale del Molise, anzi è il capogruppo del Movimento 5 Stelle, quel movimento che alle politiche, qui da noi, avrebbe eletto perfino una scopa e che però alle regionali non è riuscito ad imporre il suo candidato a presidente della Giunta.

La vicenda riguarda un personale pensiero che ha pubblicato sulla sua pagina di Facebook, dove esprime notevole soddisfazione che il Governo nazionale, rappresentato dal suo Movimento e dalla Lega di Salvini riuscirà, a partire dal 2020 ad azzerare totalmente il contributo che aiuta economicamente il mondo dell’informazione.

Afferma alcune cose molto banali che ormai ascoltiamo nei bar e sulle panchine delle pause esistenziali, tra le quali brilla questa perla sublime:smetteremo di sovvenzionare un sistema marcio, con qualche eccezione, che non ha informato il Paese ma lo ha reso ostaggio della disinformazione”.

Sembrano sciocchezze, in vero lo sono, ma sono anche molto gravi, perché indicano palesemente la deriva di un Paese che sta andando oltre le regole democratiche, che si va riempiendo di razzismo ed è già sulla strada di norme che limitano gli aspetti più importanti della Costituzione.

Di questo lui ed altri si dovranno prendere tutte le responsabilità del caso, che arriveranno, soprattutto dopo che gli italiani si sveglieranno dal sonno indotto e realizzeranno che il cambiamento si c’è stato, ma peggiore per le loro economie e la loro vita quotidiana. Ma questa sarà storia di un prossimo futuro.

Tornando ad oggi non comprendiamo, noi che lavoriamo con la comunicazione e l’informazione, perché Greco e gli altri continuano ad invitarci alle conferenze stampa, perché ci tengono a farci conoscere i loro programmi, ma ancora ci chiediamo il perché i giornalisti e gli operatori ancora ci vanno alle loro conferenze stampa.

A  dire il vero qualcuno ha cominciato a non andare, chi vi parla ad esempio e chi mi accompagna con la telecamera, entrambi abbiamo deciso di dire “No” alla diffusione di interviste degli esponenti del Movimento 5 Stelle, fermo restando le notizie che riguardano i vari percorsi istituzionali.

Intanto arriva in redazione una prima dichiarazione ufficiale dal Consiglio regionale, ad inviarla è il Consigliere Antonio Tedeschi, del Gruppo Popolari per l’Italia, che scrive “L’ennesimo schiaffo alle competenze, allo studio, alla democrazia. Leggere questa mattina le parole del consigliere regionale Andrea Greco, scritte su Facebook, è sconcertante”.

 

 

 

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