Molte reazioni per il taglio delle corse degli autobus a Campobasso

Cominciano ad arrivare, in redazione, le varie reazioni all’annuncio in qualche modo schocckante dell’assessore alla Mobilità del Comune di Campobasso, il quale, in considerazione della diminuzione di una quota sostanziale, pari al 30%, del finanziamento regionale per il Trasporto Urbano, ha prospettato la decisione della cancellazione, a far data dal 13 settembre, delle corse da e per il Terminal degli autobus, compreso quelli che trasportano gli studenti,

Immediata la reazione della Seac, la Società Concessionaria del trasporto Urbano in città.

In un documento ufficiale afferma letteralmente di non volersi “assumere alcuna responsabilità in ordine ad eventuali disservizi, conseguenti alla notevole riduzione delle corse imposte dal Comune di Campobasso”.

Sottolinea che “fino alla data prevista “rimarrà in vigore il servizio espletato durante il periodo estivo”, mentre per il proseguo dopo il 13 settembre, in mancanza di comunicazioni ad hoc da parte dell’amministrazione comunale, la Seac “si trova nell’impossibilità di garantire il servizio scolastico e lavorativo”.

Si prospetta dunque, a voler leggere tra le righe del documento della Società, un caldissimo autunno, con la probabile apertura di vere e proprie vertenze, dovendo interpretare il tutto con la lente di un disagio dovuto alla diminuzione dei chilometri di percorrenza, dunque di risorse e naturalmente del carico di lavoro degli autisti e dipendenti.

A tal riguardo è interessante la nota del Segretario Confederale della CGIL, Franco Spina, che chiede il superamento delle decisioni assunte dal Comune di Campobasso.

“E’ giunto il momento” – afferma – “di scelte chiare e rispondenti alla realtà molisana, il semplice taglio di servizi pubblici a tutti i livelli, non può rappresentare l’unica azione che le amministrazioni adottano ogni qualvolta sussistono esigenze di bilancio. Occorre una chiara idea politica di programmazione sia progettuale che economica tra le varie istituzioni, garantendo il diritto alla mobilità pubblica”.

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