“Nel labirinto della cura”, XXI° Rapporto di Cittadinanzattiva sulle politiche della cronicità

Mentre in Molise il sistema sanitario è ancora appesantito dalle scelte operative in funzione dell’enorme debito accumulato e mai giunto in soluzione, mentre si propone l’apertura di una vera e concreta vertenza con lo Stato, che dovrebbe ripianare il dovuto, Cittadinanzattiva presenta a Roma il suo 21esimo Rapporto sulle politiche delle malattie croniche.

Il Rapporto ha per titolo “Nel labirinto della cura” ed interessa la vita quotidiana di circa 22 milioni di cittadini, affetti appunto da malattie croniche e rare e che hanno a che fare con mille difficoltà di un sistema che non li tutela e piuttosto li danneggia.

Parliamo di quasi un italiano su tre, 22 milioni con almeno una patologia cronica, di cui 8,8 milioni circa con una forma patologica grave. A questi si vanno ad aggiungere almeno 2 milioni di persone alla quali è stata diagnosticata una malattia rara.

Un numero impressionante, che vede l’impegno di tante figure familiari, circa 8 milioni e mezzo di cittadini, che devono rinunciare, per assistere i loro cari, ad ampi spazi della propria vita, lavorativa,sociale ed affettiva.

Il rapporto è preciso e sottolinea uno stato di cose che davvero rappresenta sempre più un ritardo sulla vicinanza e la cura di un numero altissimo di persone che avrebbero bisogno di attenzioni, sostegni e risorse.

Tanti i problemi riscontrati, le lunghissime liste di attesa, i costi eccessivi per le alternative private, le vite dimenticate, ma anche i moltissimi diritti negati, tutto influisce e pesa maledettamente sulle vite di questi 22 milioni di donne e uomini e sulle loro famiglie, un problema che urla l’impegno di chi ha voluto assumere il potere decisionale delle cose di questo nostro Paese.

Scattano da queste considerazioni le otto proposte portate avanti da Cittadinanzattiva:

i bisogni prioritari e dunque l’elaborazione dei piani di salute territoriale;

l’attenzione verso le condizioni di fragilità sociale, economico e psicologico,

i livelli essenziali di assistenza

le verifiche

il personale,

il piano nazionale di cronicità e il suo costante aggiornamento.

La piena attuazione delle leggi

la normativa che riconosca il ruolo ed i diritti di chi assiste in famiglia.