Nessuna deroga, a Campobasso le scuole rimarranno tutte chiuse

Il Sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, ha deciso come non si possa derogare da quanto ha stabilito il Presidente Donato Toma nella sua Ordinanza del 2 gennaio 2021.

Dunque sceglie di non aprire in presenza le Scuole Primarie, di non avvalersi della facoltà di deroga che il Presidente della Regione aveva consegnato ai Sindaci dell’intero territorio del Molise.

Una decisione che viene motivata da alcune ragioni sicuramente importanti.

La prima è quella di un percorso di conoscenza dei dati, che siano sempre più precisi e puntuali, da parte dell’Asrem, per poter ricevere un supporto informativo adeguato circa l’andamento epidemiologico in città, al fine di valutare ed adottare le opportune decisioni anche per quel che riguarda la ripresa delle attività scolastiche in presenza”.

Una motivazione di fatto contenuta nello stesso documento del Presidente Toma, che il Sindaco di Campobasso riporta come concetto: “Nell’Ordinanza regionale – dichiara – si fa esplicito riferimento ai reports giornalieri dell’ASREM relativi al periodo 28 dicembre 2020 – 4 gennaio 2021, dai quali emergerebbe che nell’ultima settimana non si è registrato sull’intero territorio regionale una significativa riduzione della curva dei contagi. Inoltre, sempre nella medesima Ordinanza, viene menzionato il verbale della riunione dell’Unità di Crisi Regionale del 5 gennaio 2021 dove si evidenzia la necessità di adottare, anche per il periodo successivo al 6 gennaio 2021, misure di contenimento della diffusione del virus più restrittive rispetto a quelle previste per il medesimo periodo dalle disposizioni nazionali”.

La questione è tutta qui: ci si duole di una richiesta, quella dei dati, che si rende necessaria e di vitale importanza, ma che è senza risposta e dunque non consegna alcuna possibilità di una scelta adeguata, che soprattutto non aggiunga alcun pericolo di contagio tra la popolazione.

Così ribadisce il Sindaco Gravina in chiusura: “Non ricevendo risposte ufficiali in merito dall’ASREM, è ovvio che non ci sono le possibilità reali, per quanto ci riguarda come Amministrazione, per valutare di poter consentire, dal 7 gennaio, le attività didattiche in presenza negli istituti scolastici cittadini e anche nelle scuole dell’infanzia”. Per cui, continueremo a portare avanti la nostra richiesta legittima di ricevere da ASREM dati adeguati a garantire un monitoraggio costante della situazione, ma intanto, fino al 17 gennaio, ci atterremo a quanto predisposto dall’Ordinanza regionale in merito alla sospensione dell’attività didattica in presenza sul territorio regionale.”

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