Polemiche e distinguo per la sicurezza delle scuole d’Isernia

La sicurezza delle scuole e le varie redistribuzioni della popolazione studentesca nei vari plessi scolastici è al centro di numerose assemblee istituzionali nel territorio regionale.

Molte le discussioni e le polemiche, che vedono spesso contrapposti interessi ed opinioni, come quelli tra amministratori, docenti, operatori, genitori e studenti.

Come è accaduto ad Isernia, in un Consiglio Comunale aperto ai genitori ed ai dirigenti scolastici degli istituti scolastici cittadini.

I termini di discussione sono stati quelli relativi alla riorganizzazione dei plessi.

Il sindaco d’Apollonio,coadiuvato dall’Assessore all’istruzione Sonia De Toma, in apertura dei lavori, intervengono sulla scelta di portare gli istituti di Giovanni XXIII e San Giovanni Bosco in quelli di San Lazzaro e San Leucio.

Tutto nel segno dell’operatività piena già dal prossimo anno scolastico.

Soluzioni che in vero hanno trovato l’avvallo da parte della dirigenza e del Consiglio dell’Istituto della scuola San Giovanni Bosco, mentre la piena opposizione della dirigenza, del Consiglio e del Comitato dei Genitori dell’altra scuola, la Giovanni XXIII.

Così è successo che da questa ultima parte, l’avversione alla scelta fa chiedere un accorpamento temporaneo delle due scuole medie, che poi sono le uniche che restano segnate da un forte rischio sismico e ripararle così nella quasi completata struttura di San Leucio e pensare alla costruzione dei due poli in una fase successiva.

Obiezioni che sono sembrate anche adeguate, ma che non hanno convinto l’amministrazione d’Apollonio, che è restata graniticamente ferma sulle proprie scelte e decisioni.

Una questione complessiva che sembra non trovare un qualche equilibrio e che si mantiene ancora aperta, oscillando tra posizioni diverse,che creano soltanto tanti problemi in più, in attesa di un nuovo inizio di anno scolastico, che non sembra destinato ad una più giusta e complessiva serenità.

 

 

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