Resta rinchiuso in cella a Larino il guardiano Enio Amorfino

Il guardiano Enio Amorfino di Santa Croce di Magliano resta piantonato in carcere a Larino, indagato della morte del bracciante bulgaro Rayko Todorov.

Il caso non è concluso, le indagini proseguono da parte dei carabinieri del RIS per accertamenti scientifici sui reperti sequestrati nelle campagne di Santa Croce nella notte tra il 7 e l’8 della scorsa settimana, attrezzi agricoli e indumenti macchiati di sangue, alcuni appartenuti probabilmente dal guardiano 39enne.

Il bastone utilizzato per colpire alle spalle il bracciante bulgaro e il movente restano invece ancora da definire con certezza da parte degli Inquirenti.

Nella caserma carabinieri di Larino, oggi, oltre alla procuratrice Elvira Antonelli, erano presenti il comandante provinciale dell’Arma Luigi Dellegrazie e il Sostituto Procuratore Marianna Meo.