Salvatore Micone è il nuovo Presidente del consiglio regionale. Luigi Mazzuto quinto assessore

Davide Vitiello

E’ partita ufficialmente questa mattina la XII legislatura del consiglio regionale. Dopo le formalità di rito e il discorso del consigliere anziano, il pentastellato Vittorio Nola, che ha assunto la presidenza provvisoria si è entrati nel vivo con le nomine dei consiglieri subentranti, ovvero Massimiliano Scarabeo e Nico Romagnuolo per Forza Italia … Quest’ultimo ricoprirà anche il ruolo di capogruppo di Forza Italia in consiglio. Sono entrati anche Paola Matteo per Orgoglio Molise, Antonio Tedeschi per i Popolari per l’Italia ed Eleonora Scuncio, prima dei non eletti della lista Iorio per il Molise, la quale resterà fino al rientro di Michele Iorio.

Successivamente i consiglieri hanno proceduto all’elezione del presidente dell’assemblea di Palazzo D’Aimmo. Con 14 voti è stato eletto Salvatore Micone dell’UDC, il quale ha avuto il sostegno della maggioranza, ad accezione di un componente che ha votato scheda bianca , cui si sono aggiunti anche i voti favorevoli dei consiglieri regionali del PD Vittorino Facciolla e Micaela Fanelli. Scheda bianca ha votato anche il Movimento Cinque Stelle.

Nel primo pomeriggio è stato votato l’ufficio di presidenza del consiglio. La vice presidenza è andata per la minoranza a Patrizia Manzo del Movimento Cinque Stelle e in quota maggioranza a Gianluca Cefaratti di Orgoglio Molise.

I nuovi segretari dell’ufficio di presidenza sono invece Filomena Calenda della Lega e Vittorio Nola del Movimento Cinque Stelle.

Si attende ancora di conoscere il nome del sottosegretario alla presidenza della giunta regionale anche se l’ipotesi più probabile in questo momento sarebbe quella di Quintino Pallante, unico eletto per Fratelli D’Italia.

Sembra ormai fatta anche per la nomina del quinto assessore. Secondo indiscrezioni però non si tratterebbe di Aida Romagnuolo, il cui nome era già stato ipotizzato per la presidenza del consiglio, ma bensì di Luigi Mazzuto che entrerebbe da esterno in virtù di una indicazione arrivata direttamente dal leader del Carroccio Matteo Salvini. Una ipotesi questa che, qualora fosse confermata, potrebbe creare nuovi malumori nella maggioranza guidata dal Presidente Donato Toma.

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