Sanità’ molisana: il Ministro Schillaci propone un ennesimo tavolo tecnico

Un altro tavolo tecnico, questa volta ristretto, per confrontarsi sulle criticità, ormai immense, della Sanità molisana, di questa mancanza quasi totale della tutela della salute dei cittadini, che, a quanto sembra, hanno avuto, sul piano della cura della loro salute, la sfortuna di nascere e risiedere in Molise.

Questo è venuto fuori dall’incontro di Roma tra una folta rappresentanza di Sindaci e il ministro della salute Orazio Schillaci.

Un altro tavolo tecnico, ma questa volta sembrerebbe più attrezzato in sensibilità, per trovare le soluzioni e far ripartire la malatissima, boccheggiante, quasi definitivamente andata sanità molisana.

Al cronista sembra una barzelletta, di quelle assai amare, che farebbero piangere e non per le risate, ma proprio perché drammatiche e, per certi versi, irriverenti verso i tanti creduloni e mortificanti per i residenti nei nostri 136 Comuni.

Un altro tavolo, un altro confronto, probabilmente un altra presa in giro, come quella dei tagli su tagli per risparmiare e recuperare un debito che non sarà mai ripianato, visto come si viaggia a costi e prebende, a sperperi ed avventure.

Le chiacchiere stanno a zero, dicevano i nostri nonni, qui siamo al sottozero, alle promesse sulle promesse, ad un infinito di chiacchere, un diluvio di “faremo, diremo, andremo, risolveremo, saremo tutti più felici e contenti”.

I Sindaci si muovono e vanno dal Ministro e lo trovano sensibile ed attento, che dice “metteremo un tavolo”, un punto fermo per confrontarci e lì creeremo tutti insieme una nuova Sanità, una novità che sia davvero, nel Molise, “efficiente, efficace, sostenibile e pure risparmiosa nel tempo”.

Le stesse parole di altri ministri, di altri presidenti di regione, di altri governi, di commissari e dirigenti, stesse parole, medesime forme e concretezze, Sanità efficiente, efficace, sostenibile economicamente, tutte belle parole, bei concetti, magnifiche favole di riscatto.

Peccato che poi si torni nei reparti, nelle lunghe attese, nelle cure rimandate, nei mille ritardi, nelle criticità dei giorni e delle notti, nei medici che mancano, negli operatori che o fanno turni massacranti o neanche sono assunti, nel nulla cosmico che ci sta avvolgendo, nei buchi neri, nel pessimismo più pessimo ed oscuro.

La notizia sta nel fatto che i Sindaci si bevono tutto, gli stessi racconti da decenni, eppure sono soddisfatti, affermano che il ministro stavolta sembra aver capito che stiamo messi male, ora tocca ai malati e alle loro famiglie cercare di comprendere e di essere felici per questo nuovo tavolo.