Sanità: per Cotugno, Matteo, Cefaratti e Romagnuolo urge la nomina di Toma a commissario ad Acta

“Quando gli elettori molisani hanno deciso di affidarsi a Donato Toma ben sapevano che l’80% del bilancio della Regione Molise è costituito dal comparto sanitario. Hanno quindi democraticamente affidato al governatore e alla squadra scelta con lui il compito dio affrontare tutti i problemi compresa la questione sanitaria”. A rimarcarlo gli esponenti di Orgoglio Molise Vincenzo Cotugno, Paola Matteo e Gianluca Cefaratti che a gran voce ribadiscono come quello di ‘Toma sia il nome giusto a commissario alla Sanità’ visto che ad oggi il comparto è lasciato al suo destino, senza una guida concreta, in attesa della scelta del Governo nazionale. Intanto sono diverse settimane che si assiste ad un braccio di ferro tra il presidente molisano e i portavoce del Movimento 5 Stelle in Regione e a Roma.

Se da un lato Toma, contando sull’appoggio totale dei colleghi in Conferenza Stato Regioni e su un documento sottoscritto a suo sostegno dal Consiglio di palazzo D’Aimmo, rivendica l’incarico a costo zero, i portavoce, in stretto contatto con il ministro Giulia Grillo sostengono che ‘quel ruolo vada affidato ad un esterno, una figura di nomina ministeriale che faccia quadrare i conti’, condizione che non potrebbe tener conto delle peculiarità del territorio.

Eppure, sostengono Cotugno, Matteo e Cefaratto: chi più di Toma, di professione revisore dei conti e dalla comprovata esperienza in fatto di bilanci, potrebbe riuscire a svolgere tale compito?

Il governatore, poi, avrebbe tutto l’interesse a rimediare nel più breve tempo possibile ai disastri generati dal passato, quantomeno per garantire servizi sanitari dignitosi.

Sulla vicenda non sono mancate inoltre le considerazioni della consigliera salviniana Aida Romagnuolo.  “Il popolo molisano è stanco – ha ribadito – Pretende una sanità migliore per tutti. Ci sono 6 mesi di vuoti e sono troppe ed urgenti le problematiche da affrontare. Gli unici a rimetterci sono i cittadini che continuano ad emigrare in distretti fuori regione con un aggravio di spesa per le casse della Regione”. Anche la Romagnuolo sollecita la nomina di Toma a commissario ad acta alla sanità.

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