Sempre più vicina la modifica della legge 157/92 sulla fauna selvatica

Sono anni che lottano, che organizzano presidi, chiedono incontri istituzionali, producono documenti.

Sono gli agricoltori, ma non solo, che lottano per chiedere interventi solutivi per il contenimento della fauna selvatica, soprattutto cinghiali, che davvero tani e tanti danni stanno procurando.

L’evidenza del problema è visibile a tutti, perfino nelle strade e piazze di paesi e città, dove ormai ci si può imbattere in famiglie intere che circolano liberamente.

Un pericolo sempre più presente, dunque, che richiede alle istituzioni il coraggio di modificare una legge, la numero 157, che essendo stata approntata e attivata nel 1992, è da considerare assolutamente anacronistica e inadeguata a contrastare il fenomeno, che oggi appare in netta crescita.

Lotte, però, che stanno muovendo qualcosa, che stanno, seppur lentamente, cambiando opinioni e spingendo verso qualche novità.

L’ultima riguarda il Molise e il suo assessore regionale Nicola Cavaliere, che si è visto accogliere ed approvare, dalla Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, un ordine del giorno, che chiede interventi risolutivi per il problema e soprattutto la modifica. Oggi necessaria, della legge nazionale.

Una prima e concreta presa d’atto dell’enorme e grave potenziale di uno stato di  pericolosità, dovuto ad una emergenza, che non riguarda più soltanto il Molise ma l’intero Paese.

      

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