Tramonta nella coalizione di centrodestra la candidatura di Salvatore Colagiovanni a Sindaco del capoluogo, è caos sul nome da scegliere

Niente di nuovo sul fronte del centrodestra a Campobasso, ancora nessun nome mette d’accordo i dirigenti dei Partiti della Coalizione.

Una piccola certezza è che dalle indiscrezione emerge una netta censura sull’investitura di Salvatore Colagiovanni, che sembrava dovesse essere in pole position per sedere sulla poltrona di primo cittadino, invece pare proprio che nessuno, per varie valutazioni e strategie, lo voglia investire del ruolo.

Eppure è stato un amministratore attento della città ed un puntuale oppositore dell’Amministrazione Gravina.

Si fa strada anche la possibilità che Colagiovanni corra da solo, con una sua squadra di assalto. Ma niente è ancora certo.

A questo punto, dopo aver bruciato numerosi e perfino prestigiosi nomi, vedi gli avvocati Maggiani e Parente, dopo aver proposto dalla Regione e naturalmente sacrificato sull’altare dei disaccordi interni l’attuale Presidente del Consiglio Quintino Pallante e l’Assessore Gianluca Cefaratti, qualcuno, vedi il senatore Claudio Lotito, sta rilanciando in queste ore un altro esponente oggi seduto sui banchi regionali, Nicola Cavaliere, che sembra, ma neanche troppo, il candidato giusto che faccia tornare tutte le parti a respirare aria decente.

Ma non tutto fila liscio come il migliot olio, perché ci sono altri due nomi che vengono fuori dal cilindro, Domenico Esposito, in quota Forza Italia, ed Alberto Tramontano, in quota Lega, il Partito che oggi annovera anche l’europarlamentare Aldo Patriciello, il politico di certo più influente di questo nostro Molise.

In pratica siamo ancora al guazzabuglio del compromesso, il trovare una strategia adatta a recuperare il tempo perduto.

Le figure interne all’attuale Consiglio comunale hanno lavorato bene, portando avanti delle buone battaglie dai banchi dell’opposizione, qualcuno come Domenico Esposito ha visto anche interessanti approvazioni di sue idee progettuali da parte della maggioranza, ma sembra una specie di lotteria.

Impossibile adesso una certezza, siamo ancora alle grandi manovre, forse oggi si saprà qualcosa, forse si, forse no, forse domani, chissà.