Una nuova proposta di legge a tutela dei distretti rurali e della biodiversità

Il Molise e’ una regione caratterizzata da una importante biodiversita’ e per questo e’ in grado di diversificare le produzioni dei settori agro-alimentari e della pesca, fornendo al mercato prodotti di sicura eccellenza.

Una realtà che merita di essere tutelata ed anzi spinta a costruire una forte e positiva identità negli ambiti dei mercati, ma anche una direzione di orientamento per i consumatori e perfino per chi produce e trasforma.

A tal riguardo arriva oggi una proposta di legge regionale predisposta e sottoscritta dal consigliere Nicola Eugenio Romagnuolo, che ne è primo firmatario, una legge che ha per titolo “Istituzione, individuazione e disciplina dei distretti rurali, dei distretti agro-alimentari di qualità, dei bio distretti e dei distretti della pesca e dell’acquacoltura di qualità” e che si indirizza soprattutto alla tutela complessiva delle realtà produttive, di raccolta e trasformazione, che formano l’insieme concettuale della sintonia con la biodiversità e le sue migliori conseguenze.

Una tutela delle specificità territoriali del Molise, che si attiva attraverso un disciplinare attento a dare completezza e funzionamento dei distetti, che qui diventano tutti sistemi economici, fatti di identità storiche omogenee, meccanismi che giungono dalla spesso perfetta integrazione tra attività agricole ed altre attività locali e dal mondo della produzione di beni e servizi, tutti insieme caratterizzati da una specificità molto alta e coerenti con la cultura, le tradizioni e le vocazioni naturali e territoriali.

Nella proposta di legge si inserisce, inoltre, il concetto del bio-distretto, che è di fatto un’area geografica funzionale, nella quale si stabilisce un’alleanza tra agricoltori, cittadini, operatori turistici, associazioni e pubbliche amministrazioni, con il compito favorire la gestione sostenibile delle risorse.

Naturalmente nel segno della positività rientrano anche i distretti della pesca e dell’acquacoltura, che hanno l’obiettivo di aumentare la competitività del sistema pesca, anche attraverso quelle azioni che devono favorire la qualità dei prodotti e dei numerosi servizi.

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