USB: Fermare temporaneamente le imprese, non essenziali, nelle “zone rosse” del Molise

Dall’Unione Sindacale di Base del Molise e dell’Abruzzo giunge la notizia di una richiesta, che i coordinatori del settore del Lavoro Privato di Campobasso e Chieti, Rossella Griselli e Fabio Cocco, hanno rivolto alla Prefettura del capoluogo della Regione Molise.

Tutto nasce dalla considerazione che il Presidente Donato Toma ha ordinato l’applicazione, dal 7 e fino al 21 febbraio, salvo riconfermarla per altri ulteriori giorni, della cosiddetta zona rossa per molti Comuni, ricadenti nell’ambito del Distretto Sanitario di Termoli, specificando le regole e alcune deroghe circa gli ingressi e le uscite.

Una situazione che si è resa necessaria a causa dei problemi di contagio, riscontrati nell’intera area, problemi che si coniugano attraverso la crescita di persone positive e perfino di molti casi luttuosi.

Per i coordinatori dell’USB il consentire a migliaia di lavoratori, provenienti sia dal Molise che dall’Abruzzo e da altre regioni limitrofe, sicuramente può alimentare il rischio di peggiorare la situazione dei contagi sull’intero territorio regionale, dove gli ospedali sono già al collasso e con i posti letto ormai esauriti.

Da questi motivi nasce la richiesta al Prefetto di Campobasso, che intervenga con urgenza per bloccare, temporaneamente, le attività lavorative in tutte le aziende, non essenziali, nell’area del Basso Molise, soprattutto quelle che operano nel Nucleo Industriale di Termoli.

 

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