Il Giorno della Memoria 2021, una celebrazione ancora indispensabile e necessaria

Torniamo, con lo spirito giusto, al lontano 27 gennaio del 1945, al momento preciso in cui le truppe russe dell’Armata Rossa entrarono nel campo di sterminio di  Auschwitz, segnando di fatto  la fine della Shoah, il termine ebraico con il quale si indica lo sterminio degli Ebrei, vittime del genocidio nazi-fascista.

La data di quel giorno sarà scelta, il primo novembre del 2005, dall’Assemblea della Nazioni Unite, come l’evento internazionale del “Giorno della Memoria”, cosa che accade da allora ogni anno ed ogni volta con tante celebrazioni diverse, dove si richiamano le storie personali delle famiglie, i lunghi tragitti di morte, le sofferenze, le umiliazioni, le disumane condizioni in cui i bambini, le donne, gli uomini venivano trattati.

Una Celebrazione che si fa percorso di riflessione e di studio,  attraverso si i percorsi del ricordo, ma anche  le testimonianze dirette dei pochi sopravvissuti agli eventi terribili, una riflessione sulle cause e l’effetto delle persecuzioni e degli stermini.

La Giornata di quest’anno cade in un momento molto drammatico per il mondo intero, la pandemia avanza e mostra la debolezza delle persone, attraverso i numeri altissimi delle vittime e dei contagiati.

Un periodo che dovrebbe essere importante per ritrovare le condizioni, altrettanto drammatiche, che furono al centro della più significativa campagna di odio verso un popolo, campagna di odio avvenuta nelle nazioni, apparentemente, civile dell’Europa, mostrando che non serve essere la culla della civiltà occidentale per essere totalmente assolti dalla storia.

La shoah è stata la macchia indelebile che ha sporcato il mondo moderno europeo, seminando un odio che ancora oggi circola nelle strade, un odio colmo di razzismo e malvagità, che si nutre di ignoranza e falsità storiche, un periodo che segna il ritorno terribile di nuovi pericolosi fascismi, un periodo che avrebbe bisogno di uomini migliori, perché solo così si combattono le arroganze e le cattiverie di chi si sente superiore per razza e religione e ceto.

Il Giorno della Memoria è il momento indispensabile all’Umanità per riflettere sulle proprie azioni, per ricostruire dalle macerie dello sterminio le più giuste strade della tolleranza, dell’uguaglianza tra i popoli e della solidarietà, concetti che ultimamente vengono calpestati in molte piazze europee, nella piena mortificazione delle libertà e delle democrazie, in nome di un potere che ammette solo e soltanto sudditi, da comandare con violenza e prevaricazione.

Abbiamo bisogno di un Giorno della Memoria che duri anni interi, che diventi la normalità del nostro tempo, delle nostre vite.

 

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