In Molise, come nei cartoni animati, la fantasia supera di gran lunga la realtà

Oltre 11 milioni di euro l’anno: questo è il costo insopportabile che i cittadini molisani devono sostenere per garantire continuità a  una classe politica inefficiente e sprecona.

La testimonianza di quanto affermiamo deriva dai dati negativi che contraddistinguono i settori nevralgici del tessuto sociale, economico e produttivo locale. Il Molise è in fondo a tutte le classifiche quando si parla di standard di efficienza della spesa in relazione ai servizi essenziali, a partire dalla sanità al trasporto pubblico locale, passando per la capacità di investimento dei fondi europei. Una regione indebitata fino al collo con le imprese, in particolare con le imprese edili per come ha mal gestito l’iter della ricostruzione post-sisma del 2002. Senza contare le misure del tutto assenti in favore dell’occupazione giovanile. I fondi piovuti in questi anni sul nostro territorio sono stati sperperati in mille direzioni senza che un solo posto di lavoro reale sia nato: valgano come esempio i tirocini sottopagati nelle imprese, al termine dei quali neppure l’1 per cento dei ragazzi che li hanno frequentati ha trovato una forma dignitosa di occupazione.

Non c’è da stupirsi dunque se dal Molise sempre più giovani, e parliamo di quelli che non vantano parentele o amicizie nei luoghi che contano o che non si inchinano a diventare i lustra-scarpe dei potenti di turno, scappano.  E poco importa se i nostri comuni continuano a spopolarsi, se sempre più attività commerciali abbassano le saracinesche, se le imprese sono costrette quasi ogni giorno a licenziare dipendenti a causa delle lungaggini burocratiche, se sempre più molisani, attenzione non immigrati, si recano alla Caritas per avere beni di prima necessità, se per tante famiglie molisane questo sarà l’ennesimo Natale senza stipendio e senza reddito a causa delle numerose vertenze irrisolte.  Cari molisani sappiate che tanto c’è chi brinda per voi. Sono i nostri consiglieri regionali che oggi si scambieranno gli auguri con un bel buffet e magari non esiteranno a dire che hanno trovato le soluzioni a tutti i nostri problemi: parleranno di strade a quattro corsie, di aeroporti, di treni che saranno in grado di sfrecciare sulle acque del biferno, di una sanità a misura di cittadino, di mezzi di trasporto efficienti. Faranno finta di ignorare che i pullman prendono fuoco improvvisamente, che i collegamenti stradali sono per lo più fatiscenti, che sono aumentati vertiginosamente i casi di malasanità per effetto dei tagli orizzontali  al settore, tagli che i molisani hanno dovuto subire sulla loro pelle nell’ultimo decennio.

Non c’è che dire: in Molise, come nei mondo dei cartoni animati, la fantasia supera di gran lunga la realtà.

Davide Vitiello

 

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