La regione Molise fanalino di coda per arrivi e presenze di turisti stranieri in Italia

Sale il numero degli stranieri che sceglie in estate le variegate bellezze della Penisola per trascorrere una vacanza. L’anno in corso dovrebbe chiudersi con un incremento dei flussi, ma non in Molise, fanalino di coda della graduatoria nazionale. In tutto il Paese si prevedono poco più di 126 milioni di arrivi che dovrebbero generare una crescita rispetto al 2017 del +2,7% di arrivi e +1,3 di presenze.

A registrare la crescita più sostenuta a livello regionale, in termini percentuali, la Basilicata con un incremento previsto pari al 5,7% di arrivi, seguito dalla Sardegna, Valle d’Aosta, Lombardia e Liguria. Tradotto in incrementi assoluti si prevede l’arrivo di oltre 2 milioni di turisti stranieri in più che dovrebbero generare un surplus di circa 6 milioni di presenze. A livello regionale la permanenza media stimata quest’anno dalla clientela straniera nelle strutture ricettive italiana è più lunga nelle Marche (5,3 notti per cliente), poco meno di 4 in Abruzzo e, infine, poco meno di 3,4 notti di permanenza in Molise.

Le due province sono in coda anche per quanto riguarda la classifica delle realtà che presentano un peso maggiore dei flussi turistici stranieri in relazione al totale della domanda. In vetta ancora una volta per arrivi e presenze le regioni del Centro Nord. Una flessione generale consistente per il Molise attorno al 7% che richiama l’attenzione, ancora una volta, la classe politica regionale e locale, pro loco, enti e imprenditori a ragionare diversamente per attrarre turismo se non si intende scomparire definitivamente dai circuiti nazionali ed esteri.

 

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