La videosorveglianza che in Molise non sorveglia, il Movimento 5 Stelle deposita un esposto presso la Corte dei Conti

Mentre in Molise si contano ogni giorno furti e altri reati contro il patrimonio, la maggior parte dei cittadini chiede sempre maggiori controlli e soprattutto l’uso delle telecamere, per scongiurare in qualche modo gli eventi ed intervenire, con dati più certi, da subito per colpire i responsabili.

Dunque una rete adeguata di videosorveglianza, che risulta, in gran parte oggi, non efficiente né efficace, come dimostrano le 419 telecamere fisse, dislocate in 11 Comuni della Regione, la cui operatività era prevista per aprile 2018 ed oggi non ancora attivata.

Quattro anni di ritardo, un problema di sicurezza per molti cittadini,

lo scrivono tre consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Angelo Primiani, Andrea Greco e Fabio De Chirico, che, sull’argomento hanno depositato un esposto presso la Procura della Corte dei Conti.

Scrivono ancora che la somma impegnata finora è di poco meno di un milione e mezzo, una cifra che rappresenta il 90% dell’importo totale di spesa, prevista per i nostri territori

Il risultato attuale, affermano, è che il famoso “Patto per la sicurezza”, lanciato dal Governo nazionale nel 2014 e approvato con una delibera della Giunta regionale nel 2015, resta fermo al palo, nonostante l’esigenza di favorirlo al più presto, per una serie di crimini che si compiono in ogni parte del Molise, soprattutto nei Comuni con le telecamere spente.