Risale agli anni ’80, ma scambiata per attuale la scritta su un muro di Campobasso, inneggiante ad un nazista, criminale di guerra

Ogni tanto i mostri ritornano e spesso lo fanno seminando ancora terrore e rinnovando vecchie paure.

E’ il caso di una scritta oltraggiosa sul muro di un palazzo di Campobasso, situato a pochi metri da Palazzo D’Aimmo, la sede del Consiglio Regionale, che molti hanno pensato fosse stata realizzata in questi giorni, ma che invece risale ai primi anni ’80 del secolo scorso.

Le parole, questa mattina rimosse definitivamente, inneggiavano a Herbert Kappler, nazista, ufficiale delle SS, che fu capo della Gestapo a Roma, dove confermò l’eccidio delle Fosse Ardeatine.

La scritta, evidenziata da numerose testate giornalistiche locali, è riapparsa in questi giorni, forse perché la lieve mano di vernice che la nascondeva, con il tempo sia scomparsa, facendo tornare visibile le parole originarie.

Un segnale dei tempi attuali, che testimoniano il ritorno di numerose esaltazioni dei nefasti periodi storici, quelli che inneggiavano ed inneggiano al Nazismo e al Fascismo.