Sindacati ed Imprese criticano il Presidente Donato Toma e disertano il Comitato di Sorveglianza

Le organizzazioni sindacali, CGIL, CISL, UIL, insieme alle sigle rappresentative del mondo delle imprese, CONFINDUSTRIA, CASAARTIGIANI, CONFCOMMERCIO, CNA, CONFARTIGIANATO, ANCE-ACEM, UNIONE REGIONALE ARTIGIANI, CONFESERCENTI, CIA E COLDIRETTI, hanno assunto una netta posizione di critica nei confronti del Presidente della Regione, Donato Toma, e del suo governo.

Hanno infatti, insieme e in piena sintonia tra tutti i loro rappresentanti, deciso di disertare il tavolo del Comitato di Sorveglianza, dando un forte segnale, unitario e determinante dell’intero universo del lavoro, contro i metodi e le modalità usate da coloro che guidano le sorti, politiche e amministrative, del territorio regionale.

La decisione è stata presa, come vogliono sottolineare, per le riunioni già fissate, relative al Piano Operativo Regionale, ma anche per quelle che saranno organizzate per le prossime programmazioni dei fondi europei e nazionali.

Tali incontri” – sottolineano e ribadiscono – “sono ormai degli appuntamenti rituali, svuotati di ogni significato, sia esso programmatico e politico”. La cosa la si evince dal fatto che “ol governo regionale ha relegato i rappresentanti del Partenariato al ruolo di semplici spettatori”.

La pandemia ha insegnato” – sostengono le Organizzazioni molisane del Partenariato – “che il Paese o riprende a crescere tutto insieme, attenuando squilibri territoriali, sociali, economici e ambientali, o non ce la farà a superare la grave crisi economica che giorno dopo giorno lo sta avviluppando.”

Sarebbe fondamentale” – sostengono – “in questa fase, riportare allo Stato centrale tutte quelle competenze che hanno una influenza sul piano globale e avviare, contestualmente, una riflessione sulle configurazioni dimensionali delle Regioni. Una riflessione che consenta la piena esigibilità di diritti e di servizi. A partire dalla Sanità e dal conseguente diritto alla salute, che proprio la pandemia con la quale ancora ci confrontiamo ha elevato a fenomeno mondiale. Ma la stessa cosa vale per i trasporti e la mobilità, per le infrastrutture, l’ambiente, l’istruzione, il turismo, le politiche energetiche, il lavoro!”

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