Abbuffate natalizie. Cibo avanzato per otto italiani su dieci

Non è ancora finito il periodo delle abbuffate natalizie per molti italiani e tanti, in questi giorni, hanno alleggerito i propri pasti in attesa del gran cenone di fine anno.

Tra natale e capodanno amici e parenti sono soliti ritrovarsi a tavola per mangiare e brindare al nuovo anno, più ricco e fortunato del precedente, si spera. Per più di otto italiani su dieci però, quest’anno sono stati molti gli avanzi delle cene e dei pranzi del 24 e del 25. Molti finiti nei cassonetti ma altrettanti, per fortuna riutilizzati nei giorni successivi.

Da una recentissima indagine statistica è emerso che solo il 15% delle famiglie non ha avanzato niente mentre il 2% ha donato in beneficenza.

Secondo l’analisi ammonta ad almeno mezzo miliardo il valore di cibi e bevande preparati e non consumati sulle tavole degli Italiani a Natale.

La nuova frontiera del green però è la “trasformazione” degli avanzi in nuovi piatti, con la cosiddetta cucina del giorno dopo. Se nel menu della vigilia è stato servito il pesce in otto tavole su dieci a Natale però è prevalsa la carne, ottima da riutilizzare scaldata nei giorni avvenire.

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