Le piogge prolungate di questi mesi mettono in allerta per quanto riguarda il rischio frane

Le piogge prolungate di questi mesi mettono in allerta per quanto riguarda il rischio frane. Il brusco cambiamento climatico colpisce l’Italia con una media di oltre 6 eventi estremi al giorno tra nubifragi, grandinate e tempeste di vento nel mese di maggio secondo elaborazioni sui dati nazionali.

Una ondata di maltempo che ha colpito a macchia di leopardo lungo tutta la Penisola le città e le campagne con danni alle coltivazioni, dalla frutta alla verdura, ma anche bietole, girasole, orzo e grano fino agli ulivi e le vigne ma ha provocato anche frane ed alluvioni in un Paese come l’Italia dove oltre 9 comuni su 10 hanno parte del territorio in aree a rischio idrogeologico secondo l’Ispra.

Se la pioggia è attesa per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento. In Molise, come in altre zone, il rischio frane aumenta notevolmente e nelle scorse settimane in gran parte della regione si sono verificate criticità. Da Mirabello Sannitico a tutta la zona del basso Molise.

Buone notizie, invece per la frana di Castelpizzuto, una delle più critiche, dove però ora si può tornare a guardare con ottimismo grazie ai fondi europei Alla Provincia di Isernia, infatti, è stata concessa la somma di un milione 700mila euro a valere sui fondi del Pnrr Missione 2 attinenti alle misure per la riduzione del rischio di alluvione e del rischio idrogeologico.