Nessun intervento per le Ferrovie molisane dal “Recovery Plan”

31,9 miliardi di euro stanziati per la realizzazione delle opere infrastrutturali ferroviarie; 60.000 occupati in più per la realizzazione dei lavori (secondo le stime di Rete Ferroviaria Italiana); Aumento del 10% del traffico passeggeri sulla rete ferroviaria.

Sono questi i numeri che formano il complesso degli interventi strategici che il nuovo Ministro delle  Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, Enrico Giovannini, sta mettendo in atto, soprattutto  per dimezzare i tempi necessari per il via libera ai progetti previsti dal “Recovery Plan” e che saranno utili a migliorare le condizioni delle reti ferroviarie del Paese e accorciare i tempi di percorrenza dei collegamenti su rotaia.

Si tratta di investimenti importanti, che però non riguarderebbero il Molise, che, rispetto alle tratte ferroviarie, resta in una condizione fatiscente e di arretratezza rispetto al resto d’Italia.

Lo affermano le segreterie delle Organizzazioni Sindacali di CGIL, CISL e UIL che si occupano del Trasporto.

Dicono che siamo nel pieno di  condizioni infrastrutturali disarmanti, dove emergono numerose negatività come il calo dell’11,7% dei viaggiatori e un’età media dei convogli di 19,6 anni (di cui il 74 % oltre 15 anni).

Un insieme di fattori che “rende indifferibile un cambio di rotta ed una piena consapevolezza da parte della politica regionale della scarsa attenzione che nel corso degli anni è stata riservata alla mobilità collettiva e allo sviluppo del Molise”.

Per tutto questo, per entrare in merito alle emergenze presenti nel settore nel territorio molisano chiedono un urgentissimo incontro con le figure istituzionali e le parti aziendali per tentare di rilanciare la necessità di interventi che  davvero si indirizzino al miglioramento del tutto, allo sviluppo e non certo alle dismissioni e disattenzioni.

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