Nessuna o poca attenzione e tutela per i pazienti dializzati molisani

La medaglia di avere una Costituzione tra le migliori del mondo non si concretizza nel suo rispetto e nella verità di un orgoglio che non possiamo più sostenere.

Gli attacchi ai diritti costituzionali sono frequenti come lo sono le scelte di non rispetto, di un volerne ignorare continuamente le norme.

Prendiamo la tutela della salute, che vuol dire attenzione massima a chi soffre una malattia, vuol dire fornire le cure giuste, costruire una rete adeguata d’intervento sui territori e dunque per tutti e in egual modo.

Arriviamo invece nel nostro Molise e qui la palude dei diritti negati è assolutamente gigantesca, infinitamente lontana ogni occasione di vicinanza, una dismissione totale dei diritti, un potere che non risponde ad alcun dettame costituzionale e alla stessa democrazia.

Prendiamo le persone che hanno bisogno di effettuare la dialisi, una pratica che diventa parte di vita, serve appunto per sopravvivere, qualcosa che non solo è necessaria, ma di grande, immensa ragione.

Bene, la nostra Azienda sanitaria dichiara ogni volta che “se ci sono particolari necessità l’Asrem provvede”, uno slogan che indica perfettamente la strada da percorrere, ma appunto è solo uno slogan, perché nella realtà dei fatti non è in linea con la verità.

Ne parla e sottolinea, da tempo e con attenta puntualità, l’Associazione Nazionale Emodializzati, quando racconta di come “i dializzati  Covid del Centro di Agnone che hanno dovuto provvedere con propri mezzi a recarsi al Centro Dialisi Covid di Campobasso, mettendo naturalmente in pericolo di contagio i loro familiari accompagnatori”.

Restano ancora sballottati a destra e sinistra, una condizione davvero assai mortificante.

Dunque niente trasporto in Molise, ma anche nessuna accoglienza dei dializzati presso il Centro di Agnone, scelte motivate dalle varie criticità sanitarie e sociali, criticità giammai veramente temporanee, ormai nel pieno della più normale normalità.