Pochi soldi per i regali di Natale a causa dei pagamenti di bollette e mutui

Da domani l’Inps comincerà a pagare le tredicesime ai 16 milioni di pensionati italiani, mentre ai 19 milioni di dipendenti gli imprenditori pubblici e privati le pagheranno nelle prossime settimane e comunque non oltre il 25 dicembre.

Una gratifica che negli anni è servita soprattutto a sostenere gli acquisti di Natale, ma da qualche tempo è servita soprattutto a pagare le varie pendenze, accumulate nel corso dei mesi passati.

Così accade che quest’anno è di certo molto difficile prevedere cosa acquisteranno gli oltre 35 milioni di italiani, tra pensionati e in produzione, che si troveranno ad affrontare prima di tutto i pagamenti delle bollette di luce e gas e per molti le rate dei mutui.

Questo significa che saranno davvero pochi i soldi destinati agli acquisti di Natale, un problema che a caduta riguarderà tutti, con importanti flessioni sul piano economico.

Intanto, bisogna dire che, visto l’andamento dei consumi registrato nella prima parte dell’anno, si stima che l’ammontare complessivo della spesa destinata ai regali natalizi rimarrà abbastanza simile a quella del 2022, cioè tra i 7 ed i 7,5 miliardi di euro. Un importo questo che è dimezzato rispetto a 15 anni fa.

Alla CGIA di Mestre si sono chiesti “Come mai?”. Le risposte sono molteplici, ma in primo luogo si sottolinea come moltissimi italiani hanno approfittato del Black Friday, anticipando sempre più spesso a novembre l’acquisto dei doni da mettere sotto l’albero.

Altro motivo è quello evidenziato dalle famiglie che sono state costrette a diminuire il budget destinato alle spese accessorie.

Per concludere con una nota che riguarda il Molise, vogliamo evidenziare che per quanto riguarda i luoghi in cui abitano coloro che beneficeranno di più della tredicesima, c’è Milano, Roma, Torino e Napoli, mentre quelli che avranno meno benefici sono i residenti in Molise, con quelli di Campobasso nelle parti basse della classifica ed Isernia all’ultimo posto.