Sprechi alimentari di fine anno: le regioni più virtuose sono Trentino, Valle d’Aosta, Friuli e Molise

Natale all’insegna del risparmio in TRENTINO, VALLE D’AOSTA E FRIULI. L’Abruzzo è invece la regione che sperpera di più e che si attesta sul podio insieme a Lazio e Lombardia. In cima alla classifica delle regioni meno virtuose, seguono Liguria, Campania e Toscana.
Il Natale è il momento dell’eccesso, si esagera con cibi, spumanti e vini, ma anche addobbi e luminarie. Queste festività di fine anno creano un effetto dannoso sul pianeta di cui stiamo consumando le risorse a tempo di record, anche se molte aziende industriali si stanno impegnando a ridurre l’inevitabile impatto ambientale dell’eccesso e contro gli sprechi alimentari.
In particolare ogni italiano a tavola butta via mediamente 800 grammi di cibo a settimana, per un valore di 17 euro mensili pro-capite. Se analizziamo i soli dati del periodo natalizio scopriamo che si getteranno via oltre 500 mila tonnellate di cibo, corrispondenti ad oltre 80 euro per gruppo familiare, portando anche ad un’impennata del livello di inquinamento perché ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2. Lo sperpero raggiunge l’apice tra Natale e Capodanno, quando ogni famiglia sprecherà 120 euro in Abruzzo, 115 nel Lazio, 112 in Lombardia. Consumi più sostenibili in Molise con 64 euro a famiglia.

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