Da Roma si attendono risposte nelle prossime settimane sul futuro dell’ospedale di Agnone

L’Alto Molise e il Vastese attendono fiduciosi nelle prossime settimane le risposte che il Ministero della Salute dovrà dare sul mantenimento dei servizi sanitari all’ospedale di Agnone. Il pressing dei politici locali e dei commissari Giustini e Grossi al governo nazionale non cesserà se non saranno date risposte esaustive.
Le amministrazioni di realtà piccole ma fiere hanno ribadito la necessità di continuare ad investire sul Caracciolo come presidio di montagna, senza alcun ridimensionamento in ospedale di comunità, anzi andando a rivedere la bozza del piano operativo sanitario. In una vasta area di montagna fatta da piccoli borghi dove gli anziani sono in numero prevalente, lo Stato deve far sentire la propria voce. Questa parte dell’Appennino Centrale vive problematiche di lungo corso legate al crollo di servizi pubblici, scuole, trasporti e viabilità.
Per tornare ad essere il punto di riferimento della medicina pubblica nell’Alto Molise e garantire il diritto alla salute a tutti, il nosocomio agnonese necessita di rimettere a nuovo il Pronto Soccorso, capace di garantire l’emergenza urgenza a tutte le ore della giornata, ma anche il mantenimento del reparto di Medicina, laboratorio Analisi e Radiologia.

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