Il Consiglio regionale vuole il confronto con il Governo sulla sanità

Prima della seduta in Consiglio regionale sul nuovo Programma Operativo Sanitario si annunciavano tuoni e fulmini, attraverso le due mozioni, quella del Movimento 5 Stelle e quella proposta da quattro consiglieri di maggioranza, Iorio, Micone, Cefaratti e Romagnuolo.

Tuoni e fulmini che nei risultati non ci sono stati, anche perché, al termine della discussione, le due mozioni sono state ritirate, prima quella del Movimento 5 Stelle, poi l’altra, mentre ne è stata proposta una nuova, sostenuta da tutta la maggioranza, che nel voto ha avuto pieno successo, 11 voti favorevoli e 7 contrari, con il Presidente Donato Toma che si è astenuto.

Maggioranza, dunque, ancora una volta compatta, con le minoranze sconfitte, che non portano a casa i risultati sperati, tra i quali quello di veder toccati gli accordi presi con le strutture private.

La nuova mozione presenta di fatto questo quadro, una sorta di direzione complessiva, che si sviluppa in due momenti, il primo è tutto legato alla richiesta ai Ministeri competenti  di porre una sospensione alla valutazione del Programma Operativo Sanitario 2022-2024, l’altro momento è quello di inoltrare la comunicazione, sempre a tali Ministeri dell’apertura di un confronto istituzionale e politico con il Governo e, naturalmente il Consiglio regionale sulla bozza del Programma già inviato per la valutazione.

Un confronto il cui esito sarà poi trasmesso alle competenze ministeriali.

Intanto è stata una seduta molto accesa, con azioni di conflitto politico, portata avanti tra affondi e giravolte, con una maggioranza in bilico tra la fine e la rinascita, una seduta molto vicina alla resa finale dei conti, con un punto cruciale rappresentato dalle prestazioni extra budget dei privati.

Una questione di soldi, risorse pesanti, oggi salvati del tutto, ma con il Movimento 5 Stelle che annuncia un’altra seduta sul tema e con un unico punto all’ordine del giorno, quello relativo al blocco dell’extra budget ai privati.